I padlet per la condivisione delle pratiche di lavoro messe in atto nella costruzione del curricolo digitale – Istituto Comprensivo – Latina

PADLET 01 Condivisione delle pratiche

SMART- EAS Gruppo ROMA
Condivisione delle pratiche di lavoro messe in atto
nella costruzione del curricolo digitale del vostro istituto.

1. Nome della scuola => IC don Milani Latina

2. Nome del referente => Linda Isabella Lidia Giannini

3. Numero dei componenti del gruppo di lavoro => (dati adesione al progetto CdD settembre 2016):

  • Infanzia 1 plesso = 1 sez. su 1 tot. 2 docenti
  • Infanzia 2 plesso = 6 sez. su 9 tot. 11 docenti di sez. + ins. sostegno e IRC
  • Primaria = 9 docenti
  • Sec. 1 grado = 5 docenti

v. prospetto http://www.descrittiva.it/calip/1617/01mailSMART.png

NB alle attivita’ “formali” per il CREMIT (es. primi 4 passi) previste da gennaio a giugno 2017 non hanno partecipato tutti ma un numero ristretto di colleghe in rappresentanza di ciascun ordine scolastico

4.Ordini di scuola coinvolti => Infanzia – Primaria – Sec. primo grado

5. Strumenti di lavoro utilizzati => mail; mailing list; tel.cell.; blog; google drive;

6. Step di progettazione => sono stati -indicativamente-

  • mail alle colleghe
  • comunicazioni nella mailing list d’istituto
  • telefonate alle colleghe per fornire loro supporto a distanza
  • sms e whatsUpp alle colleghe per fornire loro supporto a distanza
  • indicazioni e condivisioni sul blog Didattica Nuova
  • indicazioni e condivisioni sul blog Segni di segni

poi le colleghe si sono incontrate, confrontate e quanto emerso e’ stato condiviso on line e con il gruppo SmartEAS

7. Un consiglio da condividere per il gruppo => Credere nella condivisione, collaborazione e cooperazione. La competizione’ porta a nulla di buono (ne’ agli altri, ne’ a noi)

PADLET 02 Il percorso nella costruzione del curricolo digitale

SMART- EAS Gruppo ROMA
Cosa è successo durante l’evoluzione del percorso.

1. Nome della scuola => IC don Milani Latina

2. Nome del referente => Linda Isabella Lidia Giannini

3. Punti di forza => Per il nostro istituto il punto di forza e’ dato dal fatto che la verticalizzazione dei progetti si condivide ed attua dal 2001 concretizzandosi, a titolo esemplificativo, mediante progetti ed attivita’ trasversali, nel pieno rispetto degli stili di insegnamento dei docenti e dei ritmi di apprendimento di bambine/i – ragazze/i dei tre diversi ordini scolastici (infanzia, primaria, sec. primo grado)

4. Criticita’ => Carico di lavoro aggiuntivo per i docenti + mancanza di orario di compresenza nella scuola primaria (cio’ rende un poco piu’ difficile la gestione del lavoro per gruppi)

5. Opportunità => Le tecnologie vengono utilizzate dai docenti come medium del progetto. Dunque i docenti, un po’ come bambine/i – ragazze/i dei tre ordini scolastici (infanzia, primaria, sec. primo grado), “imparano facendo” e scoprono nuovi strade per percorrere i medesimi percorsi

6. Rischi => Se progetti ed attivita’ non vengono calati nel consueto programma scolastico e nell’orario scolastico, si corre il rischio di disperdere energie e di creare uno scollamento tra “possibile” ed “attuabile”. Per questo viene ribadito piu’ volte che “digitale” dovrebbe essere “insito” e “di supporto” al curricolo digitale stesso.

PADLET 03 Le mie aspettative

Smarteas gruppo ROMA
Le mie aspettative

1. Nome della scuola => IC don Milani Latina

2. Nome del referente => Linda Isabella Lidia Giannini

3. Le mie aspettative per questo percorso => la co-costruzione di percorsi e/o progetti condivisi mediante un equilibrio dinamico tra i docenti che aderiscono alla costruzione del curricolo digitale il tutto senza finire nell’omologazione e la duplicazione delle attivita’

4. I buoni propositi della scuola => Il gruppo di docenti che aderisce alla costruzione del curricolo digitale dovra’ quindi:

  • tener conto delle differenze individuali
  • favorire e organizzare relazioni complementari fra le “varie parti” e “l’insieme” così da consentire attrazione, connessione, scambio comunicativo, costruzione di un linguaggio comune e condiviso
  • creare unione (e non conflitti)
  • far nascere legami fra i componenti del gruppo
  • sviluppare il senso di appartenenza
  • generare clima di partecipazione

il tutto nel pieno rispetto di
– identità
– unicità
– originalita’
– creativita’
di ciascun docente e alunna/o

Importante sara’ quindi tener conto di:
• affinità
• comunicazione
• regole
• somiglianze/differenze
mantenendo le differenze individuali tra i componendi e dando valore al gruppo come sistema sempre nuovo

Il gruppo è aperto quando:
• è alimentato da uno scambio continuo con l’esterno
• permette di reperire informazioni e risorse

 

 

 

Segnalazione

Carissime/i,

mi sembra un’app molto utile.
Buona giornata, Linda 

http://www.educatorstechnology.com/2016/07/google-released-new-educational-tool-to.html

Luglio 2016
Google Cast for Education is a new Chrome app from Google to help teachers and students wirelessly share their computer screens from one Chrome browser to another. The app is still in beta version and is available only for Google Apps for Education users. The way Google Cast works is very simple: teachers install the app on their devices then install the Cast feature in Chrome for students. The Cast feature will be available by default to all Chrome users in the upcoming release expected by the start of the new school year. Once Chrome Cast is set up on the computer that is connected to the classroom projector, ‘Teachers receive casts through the Cast for Education app, and students share their screens using the upcoming version of the Cast feature in Chrome.’

[]

Students can share their casts to the whole classroom through teachers computers. Teachers can control students casts and require them to send requests before they start casting. Here is how teachers can set upCast for Education app:

  • ‘Sign in to you Google Apps
  • Go to the Chrome Web Store.
  • Click Add to Chrome.
  • Click Add app.
  • Click Google Cast for Education  to open the app.
  • Type a name for your cast app, like “Room 301.” Click Save.
  • Click Share .
  • Type the name of a Classroom class, or individual student email addresses, and invite your students to cast.
  • Select a level of access for each student or class:
  • Can present: Students can cast to your screen anytime you have the app open.
  • Can request: Students can request to cast, and you will need to Approve or Deny each request.
  • Students that are not on the list will not be able to see the cast app.
  • Click Save.

To start accepting casts from your students, open the Cast for Education app on your computer. While the app is open, you or anyone you have shared the app with will be able to cast to it. Casts appear within your Cast for Education app on the teacher device connected to the projector. ‘

Watch the video below to learn more about Cast for Education
[]

e-book gratuiti e sitografie

Carissime/i,
condivido, nel caso possa interessare

Buona lettura, Linda 

Coding in your classroom, now: presentazione

Carissime/i,
segnalo un interessante corso online, aperto e gratuito che verra’ attivato dalla prossima settimana per aiutare gli insegnanti ad introdurre il pensiero computazionale in classe. Al corso possono partecipare gli insegnanti coinvolgendo direttamente le proprie classi. Si creera’ così una grande comunità di apprendimento in cui condividere esperienze e metodi. Verranno inoltre certificati i progressi degli insegnanti, che a loro volta certificheranno quelli degli alunni. I certificati saranno riconosciuti dall’Università di Urbino. Consiglio la partecipazione a questo corso anche perche’ e’ in linea con i nostri progetti d’istituto e con la sperimentazione Didattica Nuova – Smart Future
Buona giornata, Linda 

Programmiamo gli oggetti smart [scuola infanzia Latina]

Questa mattina ho proposto a bambine/i dai 3 ai 6 anni (con visione mediata da tablet o da computer) il video introduttivo di 5 minuti Il linguaggio delle cose, prima nel grande gruppo e poi a piccoli gruppi.

  

Al termine ho chiesto loro che cosa ricordavano di quanto avevano visto:

    • Marco: c’erano gli animali
    • Silvia: io ho visto il mondo
    • Lidia e Silvia Valeria: … il telefono, il televisore
    • Diego M.: … la lavagna
    • Diego G: … e le scritte con il gessetto bianco
    • Maryanne: Un signore parlava della lingua
    • Laura: … e delle cose
    • Marco P: e della fattoria
    • Lidia: no, la fattoria non c’era

Dopo poco e’ venuto a trovarci Don Fabrizio (che sta frequentando anche lui il corso Coding in your Classroom, Now!) insieme al Signor Ivo, che si occuperà di curare l’orto della scuola.

E’ nata dunque l’idea di ragionare insieme sul linguaggio delle persone e delle cose. Alcuni bambini hanno fatto notare come in casa si parli non solo l’italiano, ma anche –a seconda delle proprie origini- l’albanese, il francese, il rumeno… Martina ha aggiunto che c’è una lingua che tutti possono capire, quella dei gesti. Prendendo spunto da questo abbiamo giocato a mimare alcune semplici azioni.

Tornando all’orto, abbiamo pensato tutti insieme a chi potrebbe aiutare il signor Ivo nel suo lavoro. La maggior parte ha detto che avrebbe bisogno, oltre che degli attrezzi, anche di un robot in grado di usare la pala. A questo punto abbiamo provato a contare le azioni che il robot in questione dovrebbe compiere. Queste sono state prima mimate e poi disegnate sulla lavagna di ardesia e sui fogli di carta.

Non sono state proposte gare  ne’ sfide in quanto preferisco che bambine/i collaborino tra loro invece di stimolare in loro la competizione.

Piu’ o meno bambine/i si è trovati d’accordo su queste azioni:

IL ROBOT:

    1. prende la pala
    2. si abbassa
    3. smuove il terreno con la pala
    4. si alza
    5. si sposta

e poi ripete tutto dal punto 2 al punto 5, sino ad intervenire su tutto il terreno che è stato assegnato all’orto

Diego M. ha ricordato che suo padre, insieme ad altri genitori, ha regalato all’orto un timer programmato per dare l’acqua alle piantine e pian piano ognuno condiviso riflessioni su cosa voglia dire programmare e progettare. Abbiamo poi rilevato le differenze tra microscopio (che usiamo per osservare le cosine piccole), cannocchiale e binocolo (per vedere le cose lontane con un occhio o con due occhi)…

Ecco alcuni disegni

LA FARFALLA ROBOT TUTTA COLORATA CON UNA BIMBA CHE AIUTA IL SIGNOR IVO

IL ROBOT CHE SEMINA L’ORTO

LE AZIONI CHE COMPIE IL ROBOT QUANDO PREPARA IL TERRENO
E QUESTO E’ IL MIO ROBOT PER IL SIGNOR IVO

DON FABRIZIO HA DETTO CHE SI PREPARA IL TERRENO COSI’ COME SI PREPARA IL LETTO

E IL SIGNOR IVO HA DETTO CHE IL TERRENO DEVE RIPOSARE UN MESE

Trenta giorni ha novembre, con april giugno e settembre,
di ventotto ce ne è uno, tutti gli altri ne han trentuno
Poi, sfogliando il calendario abbiamo notato
che quest’anno il mese di febbraio ha 29 giorni

LE AZIONI DEL ROBOT

NOI SIAMO NELLA CLASSE ARCOBALENO E DELL’AMORE
E QUESTA E’ SAMANTHA CHE PORTA A SCUOLA
I SEMINI PER L’ORTO

IL ROBOT CHE ILLUMINA L’ORTO

IO, IL ROBOT ED IL SIGNOR IVO

IL ROBOT GIARDINIERE

IL ROBOT CHE AIUTA IL SIGNOR IVO
E’ FELICE ED HA UN SORRISO
SUL SUO VISO

HO DISEGNATO DUE ROBOT CHE AIUTANO
IL SIGNOR IVO. UNO HA IL RASTRELLO

IL MIO ROBOT HA ANCHE L’OROLOGIO

IL MIO ROBOT SI CHIAMA ROBOT

IL BRACCIO DEL ROBOT E’ LUNGO
COSI’ RAGGIUNGE LE COSE LONTANE

HO DISEGNATO DASH, DOT ED UN ALTRO ROBOT
E SONO TUTTI NEL NOSTRO ORTO

IL MIO ROBOT SEMINA E HA UN TUBO
CHE PORTA L’ACQUA ALL’ORTO

IL MIO E’ UN ROBOT BAMBINA
CHE PORTA AMORE

Ovviamente l’’esperienza proseguirà anche nei prossimi giorni.

Oggetti smart reali e del futuro [scuola sec. primo grado prima C]

classe 1C scuola sec. primo grado rif. Prof.ssa V.Mangia

Gli oggetti smart che conosco!

Console, TV, forno microonde, smarphone, pc, casse bluetooth, stampante, LIM (lavagna interattiva multimediale), fotocamere, fornelli elettrici, tablet, I watch, stereo, condizionatore, stufa elettrica, orologio Casio, pannelli solari, lavatrice

Il mio progetto: il trasformatore di petrolio

1 petrolio
2 trasformatore e depuratore
3 acqua perfettamente depurata

Oggetti che possono diventare smart

Fornelli: si spengono autonomamente quando il cibo è pronto
Mappamondo: si illumina di rosso la nazione che dici e indica il numero di abitanti
Sedie: con un sensore si spostano quando devi sederti
Impianti di irrigazione: con un sensore li irrigatori si accendono automaticamente quando è necessario

Il mio progetto: la scarpa FLASH

E’ una scarpa che quando corri ti fa andare velocissimo

Il mio progetto: il bracciale smart
di Federici

E’ un bracciale largo che copre un po’ del braccio. Il bracciale può essere usato con GPS, può trasmettere canali TV (anche in diretta) con un ologramma, con ottima grafica. Va ad energia solare, ha il collegamento ad internet, ha l’attacco per le cuffie, si può messaggiare ed ha uno schermo di vetro indistruttibile. Si possono vedere video sempre con ologrammi, ma anche sullo schermo ad altra definizione. Può fare da telecomando per dispositivi esterni come TIV, garage per auto, forni a microonde e gli altri dispositivi smart. Per accenderlo ci vuole un codice di blocco facoltativo.

Il mio progetto: il quaderno elettrico
di Federici

E’ un quaderno normale, ha una telecamera e un microfono. Se si apre il quaderno in ogni pagina ci sono bottoni. Il primo bottone serve per registrare, ad esempio degli appunti, quello che si detta, si può riascoltare o leggere perché quando si dettano gli appunti si scrivono anche automaticamente. Il secondo bottone serve per riascoltare il testo che è stato scritto. Il terzo serve per filmare ad esempio la professoressa che spiega. Con il quarto bottone si rivede il video con un ologramma, con audio. Per aprirlo ci vuole una password

Il mio progetto: il telefono che stampa le foto
di Bocconcello, Frappola, Pellerani

Consiste nell’avere un telefono da cui si possono stampare le foto

Oggetti che già sono smart

cellulare, tablet, ipod, lavatrice, televisione, computer, ebook, console, i-watch, orologio, stereo, forno a microonde

Progetto smart
di Palmese

Zaino: si potrebbe infilare sulle spalle da solo o se ha le ruote, potrebbe camminare da solo

Progetto smart
di Elena Di Maria

Per il progetto Smart ho modificato delle scarpe rendendole comode ed efficaci, inserendo al lato esterno del plantare un filo elettrico ricaricabile con la luce solare che trasmette energia. Dotato di un orologio con quattro pulsanti che mettendolo al polso si può regolare la velocità che si desidera. Ogni pulsante ha un colore diverso.

VELOCITA’
rosso => super veloce
arancione => veloce
giallo => medio
verde => piano

Il mio progetto: la macchina ad aria
di Sara Piedimonte

Rispettiamo l’ambiente
STOP all’inquinamento

La macchina è disponibile in 5 colori

• Grigio
• Nero
• Rosso
• Bianco
• Celeste

Oggetti che possono diventare smart
di Alessandro Riccio

Gli occhiali digitali: ti permettono di chiamare in qualunque posto tu sia e ti permettono anche di vedere i video. Hanno un pulsantino per guardare i video e un pulsantino per chiamare

Lo zaino massaggiatore musicale: lo zaino massaggiatore è musicale. Ti permette di sentirti massaggiato la schiena grazia a dei vibratori messi dentro il tessuto dello zaino e ti permette anche di ascoltare la musica regolando il volume con un pulsantino. Ha un taschino per collegare la cuffie. Un pulsantino per regolare la musica. Un pulsantino per accendere il massaggiatore

Oggetti smart di Gianmarco Iannaci

PC, smartphone, TV, stampanti, fotocopiatrici, console, telecamere, LIM, aspirapolvere, microonde, forno, fotofelecamera, frullatore, fornello ad elettricità, tablet, ipod, iwatch, PSP, Nintendo, play4, play3, wi, kindle, computer fisso, stereo, casse bluetooth, modem WiFi

Il mio progetto: il nuovo zaino smart

Lo zaino dell’anno!!!
Il nuovo innovabile zaino bluetooth, dotato di varie funzioni
– Faro per le cuffiette
– Sensore wi-fi
– Sensore per i messaggi
– Dispositivo bluetooth
– Casse bluetooth
– Calcolatrice elettrica

Altri  zaini bluetooth
– Con foro per le cuffie
– Sensori per messaggi
– Sensore del wi-fi
– Dispositivo bluetooth
– Casse bluetooth
– Calcolatrice elettrica

IL CARTELLONE DELLA CLASSE

http://padlet.com/calip/oggettiSmart

Oggetti smart reali e del futuro [scuola sec. primo grado seconda D]

classe 1D scuola sec. primo grado rif. Prof.ssa A.Malatesta

Link del video https://youtu.be/AEXF33EgH0w

Battistiol – attività:

  1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
  2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
  3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.

Tra i tanti oggetti programmabili che esistono quelli che mi vengono in mente sono: il cellulare, il computer, il televisore, il tablet, la stampante, la macchina, il frullatore,ecc….
Un cellulare oltre a chiamare, inviare messaggi, potrebbe diventare anche un joystick di una videoconsole, ad esempio la Playstation. Sinceramente questa cosa non la sapevo neanche io fino a poche settimane fa.
Uno tra i tanti oggetti non programmabili e lo zaino, ma non è detto che non lo potrà mai diventare.
Dovrà eseguire tutto ciò che noi gli diremo di fare;parlando
molto lentamente lo faremo aprire e posare i libri che contiene.
Successivamente gli detteremo l’orario delle materie e lui in ordine prenderà i libri necessari e si assicurerà che non manchi nulla. Infine prenderà l’astuccio e il diario,si chiuderà e si rimetterà sul posto in cui lo avevamo lasciato.

Borraccetti – attività:

  1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
    Computer-Cellulare-Televisore-Radio-Tablet-Playstation.
  2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
    Con il cellulare poter andare in acqua a fare le foto.
    Con la televisione poter cambiare canale con la mente.
    Radio solo canzoni che vuoi…
  3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
    Tipo un libro che si sfoglia da solo
    Una penna che scrive da sola
    Una professoressa che fa tutto quello che vuoi.
    Un telefono che cade ogni settimana così te lo compri nuovo.

Calabro – attività:

  1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
    Cellulare/Computer/Tablet/Orologio/Televisione/Mp3/Macchina fotografica.
  2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
    L’mp3 che puo’ fare video, foto e navigare su internet.
    L’orologio che puo’ chiamare, mandare messaggi..
    La televisione che cambia canale dicendo solo il numero.
    La macchina fotografica che naviga su internet.
  3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
    La matita potrebbe essere programmata per disegnare da sola.
    Il libro che si sfoglia da solo.
    La penna che scrive da sola.
    Il computer che puo’ chiamare.

Campagna – attività:

  1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.tra gli oggetti che si potrebbero programmare per me ci sarebbero: cornici per foto, alcuni ventilatori, bilance.
  2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.sarebbe bello se gli oggetti programmabili come il telefono potrebbero trasmettere a chi legge direttamente delle emozioni,ma non con gli emoticons, oppure anche premendo un pulsante farsi vestire.
  3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.anche se nella nostra epoca non é ancora possibile, mi piacerebbe avere un quaderno che aggiusterebbe i miei disegni.
    un altra cosa che potrebbe essere programmato sono i termosifoni: quando sentono che la temperatura sia troppo bassa si attivano da soli, col troppo calore si spengono(viceversa per i condizionatori).

Cocco – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
– computer – lavatrice – telefono – lavastoviglie – tablet – asciugatrice – videogiochi – lettori audio\video – televisione – fotocamera\videocamera

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.

Proposte per il futuro:

  • il telefono che fa il caffè
  • il frigorifero che ti avverte quando manca qualcosa
  • la lavatrice con stereo incorporato che, a seconda del programma (della lavatrice) che usi cambia la canzone

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.

  • Lo zaino che ti da il quaderno o il libro che ti serve, basta che lo chiedi. Es. tu dici: “storia” e lo zaino ti prende storia.
  • Il quaderno che tu detti e lui scrive al posto tuo.
  • Il cuscino che si mette attorno al collo per fare lunghi viaggi, se hai mal di collo lui ti massaggia in 10 modi diversi
  • La valigia che si trasporta da sola, così non ti stanchi.

Dello Russo – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
automobile,aeroplano, nave, computer, televisione, decoder, crono termostato, sveglia, telefono, radio, accensione e spegnimento delle luci.

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Una automobile un giorno potrà viaggiare da solo sulla strada senza il conducente: frenerà, accelererà, eviterà gli ostacoli, ci porterà alla destinazione desiderata e noi saremo dei semplici passeggeri.

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
La ciotola del cane che si riempie da solo di cibo quando un cane ha fame; un robot in grado di portare il cane a fare i suoi bisogni; un astuccio con i colori che ti passa le matite in base a comandi vocali.

Di Giacomo – attività:

  1.  Scrivi una lista di oggetti programmabili.
  2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
  3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.

Federici – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
smartphone, tablet, computer, tv, smartv, telecomando, droni, lavatrice, lavastoviglie, calcolatrici e aspirapolvere.

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Utilizzare i smartphone e tablet per azionare gli elettrodomestici quando siamo fuori casa come già si fa per allarmi e videocamere.

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Troverei interessante programmare i miei occhiali con un dispositivo che pulisca automaticamente le lenti evitando a noi quella fastidiosa operazione,

Inglesi – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, televisione, cellulare, robot, le luci, le cuffie, la ciabatta (elettronica)

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Con il computer si può suonare, con la televisione si può utilizzare come porta da calcio, il robot per cucinare, con le cuffie si può leggere cose invisibili

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile
diario, penna, pallone, quaderno, flauto, zaino

Krivokapic – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Di oggetti programmabili ce ne sono tanti ma proprio tanti, adesso scriverò soltanto alcuni di questi oggetti: i computer, i cellulari, le radio la TV macchine fotografiche…

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Secondo me delle scarpe che camminano da sole sono una bella idea per non faticare troppo, poi un telecomando che fa girare le pagine di un libro anche questa non è male come idea e in fine una porta che appena la traversi si chiude da sola…

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Un televisore che cambia canale soltanto parlando, un gelato che non si sciolga mai, una valigia che mettendoci cose dentro è sempre più leggera.

Lin Noce – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
gli oggetti programmabili sono: la console, la lavatrice, il telecomando, la lavagna elettronica

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Per esempio potremmo utilizzare il telecomando della televisione per accendere e spegnere la luce di casa

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Nella nostra vita quotidiana incontriamo molti oggetti programmati e li troviamo:nei supermercati (casse automatizzate) stazioni di servizio,scuola e a casa. L’oggetto non programmato che potrebbe aiutare molte persone nella versione programmabile (gli occhiali da vista)

Marcelli – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Ecco degli oggetti programmabili: cellulare, televisione, computer, lavatrice e forno.

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Ad esempio vorrei fare aggiungere ad una macchina fotografica più effetti possibili di quanti già ce ne sono.

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Un oggetto che vorrei far diventare programmabile è la porta della mia stanza. Se sto ad esempio seduta su una sedia mentre faccio i compiti e qualcuno entra dalla porta e mi disturba, non voglio alzarmi e andarla a chiudere, ma restare seduta e, con un comando, dirgli di chiudersi.

Mercugliano – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Coperta termica, macchine volanti ad arai compressa, un macchinario che cura le malattie

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
una TV o console olografica per poter essere al centro dell’azione, una calcolatrice che non da solo il risultato ma, che fa vedere anche il procedimento

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programma
Giornali animati, uno smaltitore di rifiuti intelligente

Minà – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
La penna i robot di plastica

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Il telecomando vocale chiami il canale e ti manda al canale da te chiesto

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
La penna che ti scrive da sola mentre la professoressa detta

Panzarini – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, smartphone, televisione, telecomando, wii, messaggi, internet.

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Rubrica, posta, videogiochi, film, lettera.

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Penna, matita, diario,libro, armadio, pennello, flauto, tastiera, pianoforte, spazzolino.

Pavia – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Gli oggetti programmabili possono essere: Il telefono, il computer, la macchina, il televisore, la lavastoviglie, la lavatrice e molti altri ancora.

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Per esempio una macchina potrebbe messaggiare, oppure un televisore potrebbe chiamare, o anche un computer che potrebbe muoversi secondo i comandi.

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Per esempio la penna potrebbe scrivere da sola, riconoscimento vocale per gli elettrodomestici come per esempio la lavatrice e la lavastoviglie, porte che si aprono da sole

Porcelli – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, telefoni, orologi, lavatrici, lavastoviglie, automobili, distributori, bancomat, tablet, videogames.

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Le auto per esempio potrebbero guidare senza l’intervento dell’uomo come nel caso del pilota automatico grazie all’aiuto di numerosi sensori che grazie ad un algoritmo riuscirebbero ad interagire e comunicare tra loro in modo da evitare i numerosi incidenti,

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Gli zaini motorizzati che seguirebbero l’alunno grazie al solo riconoscimento vocale,
Il ferro da stiro capace di riconoscere i vestiti e di conseguenza stirarli automaticamente.
Occhiali da sole capaci di funzionare in molte modalità come ad esempio: videochiamate, tv, tablet , lettore di email.

Rossi – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Scarpini, televisione,

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Gli scarpini dovrebbero fare tutto loro così almeno se devo rincorrere una palla più velocemente ci arriverei prima

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
?

Sebastiani – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Telefono, computer, lavatrice, lavastoviglie, automobile, navigatore, robot, videogiochi,

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Un telefono che accende i riscaldamenti o aria condizionata quando sei fuori casa

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Un occhiale che ti avverte che stai giocando troppo con i videogiochi quando superi le 2 ore di gioco consecutive avvertendoti che ti potrebbe venire un grande mal di testa.

Spiriti – attività:

1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, smartphone, tv, forno, sveglia, lavatrice, termosifoni, macchina fotografica, cronometro.

2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
La sveglia oltre a svegliare potrebbe anche ricordare di fare qualcosa, il termosifone oltre a riscaldare potrebbe anche asciugare i panni.

3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.

Quando l’esperienza scolastica diventa competenza

In questi giorni sono terminati gli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione nel nostro istituto. Venerdì 26 Giugno è stato il turno della 3aE che condivide diversi insegnanti con la classe impegnata nella sperimentazione Samsung. Desidero dedicare un breve commento al lavoro presentato da uno dei nostri alunni che, a mio parere, si offre come chiaro esempio di didattica verticale. Questa è ormai una pratica talmente radicata nel nostro istituto, che talvolta rischiamo di considerarla “naturale”. Soltanto quando ci capita di esportare i lavori prodotti dai nostri alunni, ci accorgiamo che la verticalizzazione delle esperienze è ben lontana dall’essere così scontata.

Paolo ha presentato un lavoro personale ed originale sul “Linguaggio” che prende le mosse da una esperienza concreta realizzata durante l’anno scolastico. La collega Linda Giannini (insegnante di scuola dell’infanzia nel nostro istituto) ci ha informati di una iniziativa  (Code Week) dedicata a bambini e ragazzi di ogni età e pensata perché ognuno, secondo le proprie capacità, facesse esperienza di programmazione informatica. L’idea ha immediatamente catturato il mio interesse dal momento che larga influenza ha avuto la programmazione nella mia formazione. Ho proposto l’opportunità ai ragazzi e molti di loro hanno risposto positivamente. Un grazie sentito alla collega Giannini che ha guidato gli studenti con la sua esperienza e conoscenza, ha messo a loro disposizione strumenti e spazi. Alunni e alunne di scuola primaria e secondaria si sono trovati nei locali della scuola dell’infanzia a collaborare nella scrittura di brevi esempi di programmazione visuale a blocchi, circondati dai più piccoli ai quali spiegavano i loro progressi e proponevano i giochi ideati. Paolo è stato uno di loro e, interessato e motivato da questa attività, ha continuato anche a casa a lavorare fino a sentire la necessità di partire da questo linguaggio, che per lui stava diventando così naturale, per svolgere uno studio sulle diverse forme di comunicazione. Ha passato così in rassegna tutti quei tipi di linguaggio scritto o figurato o musicale che sono state una vera innovazione nell’evoluzione del genere umano. Partendo da Carlo Magno e dalla Scuola Palatina, passando per Manzoni, Warhol, i Beatles è arrivato a Steve Jobs, figura dalla quale è sempre stato affascinato. Tutto è stato presentato venerdì con sapiente e mai ostentato uso delle tecnologie.

Qualche volta rischiamo, catturati dalle mille attività da portare avanti, di non documentare e valorizzare adeguatamente le esperienze che facciamo nelle nostre classi. Non è mai troppo tardi.

Smart Family e web sicuro [scuola infanzia Latina]

Parte integrante del progetto web sicuro è il concorso che prevede l’ideazione e realizzazione di un disegno in tema di sicurezza web e/o un video di max 60 secondi che tratti la tematica della sicurezza in rete. Tutti gli elaborati prodotti dovranno essere inviati al Moige entro venerdì 29 maggio 2015. La prime 5 scuole classificate, riceveranno in dono materiale informatico per la scuola. Tutti gli elaborati partecipanti al concorso andranno spediti al Moige:
C.a. Letizia Guidi
Moige – movimento italiano genitori
Via Dei gracchi, 58 00192 Roma

Prendendo spunto da questo concorso abbiamo chiesto ai bambini di raccontarci -attraverso disegni ed interviste- qual è il loro rapporto con computer, tablet e giochi in genere

Ecco i disegni e le interviste: bambine/i dai 3 ai 6 anni ci parlano dei giochi che fanno -a casa e a scuola- con il computer ed il tablet. Si tratta sia di giochi on line che di quelli off line.

ALESSANDRA T.
Ho fatto una bimba che giocava con i giochi insieme al suo gattino. La bambina era Carlotta che giocava al gioco della bambina che ha il gattino che scappa. E’ un gioco che si fa al computer. Maestra, lo sai che a casa ce l’ho computer? e gioco al gioco della neve. Tu devi guidare lo spazzaneve e lo devi mandare alla strada che vuoi tu. Invece a scuola gioco con Diego G. a cucina. Però a scuola ci sono anche i computer. Sono cinque. Sono veri. Ma il mio gioco preferito, a scuola, è “la cucina”

ALIDA B.
Mamma Francesca mi compra il computer di Rapunzel dove ci sono tutti i giochi di Rapunzel. Una volta invito Cristina a giocarci con me e se sua madre vuole, lei resta a dormire a casa mia. Però si deve ricordare di portare il pigiamino e il cuscino suo. Lo sai che se hai un amico non ci devi litigare perché è brutto perché poi quell’amico non vuole più giocare con te e non ti guarda nemmeno più e non viene nemmeno più a casa tua a giocare con te. Quindi se Cristina viene la faccio giocare con tutti i miei giochi. Qui ho disegnato io che gioco con il computer e con il tablet insieme a Cristina. Ma Cristina non si vede perché non ci avevo lo spazio per farla. Posso dirti un’altra cosina? Questo rosso è il filo del mouse e questo è il mouse. Nello schermo si vedono i cuori. Quello rosa è della sorella grande del fratellino più piccolo.

ANDREA S.
Ho disegnato il computer con il mouse. Ci giocavo in casa con Fede, mia sorella. Il computer di casa mia sta in sala. Lo uso io, mamma, papà, Federica e Matteo, mio fratello. Al computer mi piace fare il gioco delle banane. Devi schiacciare il tasto lungo a striscia e dopo la banana salta e poi va in basso. A scuola gioco con la storia del drago (il castello della fantasia) e ci gioco con Susanna.

CARLOTTA N.
Questo disegno l’ho fatto io. C’è il computer e c’è l’ipad con i giochi. Ho fatto pure i cuoricini perché mi piacevano molto. La bambina ero io. Ho fatto solo “io” perché Greta mi ha detto che dovevo fare solo “io”. In quest’altro foglio ho fatto: computer 1, computer 2, computer 3 e computer 4. Sono quelli di scuola. Ci sono tutti i bambini: io, Cristina, Gaia, Greta, Mariadiletta, poi Sophya, Maryanne e invece questa è Elisabetta. Non ho fatto Ludovica perché eravamo solo 1,2,3,4,5,6,7,8. Quella piccola grigia è una poltrona. Al computer gioco con Manda, poi Castello, poi anche disegni, poi anche la tartaruga (micromondi). Con la tartaruga (micromondi) Cristina ha fatto un bel disegno. Io ci ho fatto un cuoricino.

CRISTINA P.
Questo è il cielo, questo è il sole, questa sono io e poi c’è il cuoricino, poi il mio fratellino e il tablet. Stiamo a scuola e mio fratello Lorenzo ci è venuto a trovare. Io insegno a Lorenzo come si gioca con il tablet e giochiamo e facciamo il gioco dei cuoricini perché ci vogliamo bene.

DIEGO G.
Questo è il computer di casa e sta in cucina. Sto giocando a fare le facce e ho fatto la faccia allegra perché a me piace giocare con il computer. Nell’altro foglio ho fatto il computer di scuola e l’ho fatto che vola come un palloncino. Nel disegno l’ho messo in giardino, ma non è vero perché i computer veri stanno dentro la classe e sono cinque. Quattro sono dei bambini e uno è delle maestre. Le maestre fanno al computer le cose importanti e i bambini con i computer giocano. Una delle cose importanti che fanno le maestre è scrivere quello che diciamo noi come quello che stai facendo tu. Posso andare a giocare maestra?

DIEGO M.
Questi sono due bimbi e ci ho disegnato i cuori e il sole. Poi ci sono i computer nostri tra gli alberi e i fiori. I bimbi sono sopra il cuore e si vogliono bene. Questi bimbi siamo io e mia sorella Arianna. I computer sono quelli di casa. Sono quattro. Uno è mio, uno è di Arianna, uno è di mamma e uno è di papà. A scuola invece ci sono cinque computer. I computer di scuola sono quelli che hanno dei giochetti. C’è ADIBUCIU’, MANDA, NIKY, CIP E CIOP e PINOCCHIO. C’è poi il computer delle maestre e lavorano perché devono scrivere delle cose per i bambini. Tipo le poesie, le canzoni. Stampano pure dei disegni e le foto nostre, di quando giochiamo. Anche sui computer di casa ho i giochetti come il lego. Invece il computer di papà serve per giocare con le macchine e papà mi fa giocare con lui. Mamma invece ci ha il gioco di mettere i fiocchetti e le cose bellissime per i cani.

ELISABETTA
Questo è il computer di scuola e io sto giocando a un gioco con i cuori. Mi diverto. A casa papà gioca con me al computer. Mamma non ci gioca al computer. Non lo so perché.

GAIA F.
Allora, lei è Greta. Questa è Mariadiletta e questa sono io. Giochiamo col tablet insieme e stiamo alla mia casa. Il gioco è quello di prendere il cuore, la rete e il sasso. Qui c’è il gioco della casa, dei numeri, dell’abbigliamento con le scarpe. Su quest’altro foglio ci sono i computer di scuola. C’era una bambina, Samantha, c’ero io e Greta. Giocavamo insieme. Io con il coniglietto e il gallo. Greta giocava con il porcospino e il coniglio che era una sirena. Qua c’era Samantha, era con il gioco del maialino che sta con il porcellino. Però sono giochi inventati perché quelli veri di scuola sono Manda, Barbie, Il gatto, i colori, Adibuciù, Little Moster. Lo sai che con il tablet di papà ho scaricato tantissimi giochi? Quello di Elsa, un altro sempre di Elsa, quello delle principesse. Papà ne ha cancellato uno perché non funzionava. Anche a scuola gioco con il tablet vero delle maestre e gioco con il maialino e l’uccellino rosso e anche con Elsa. Fanno il percorso, il quadrato, le forme e tutte queste cose.

GIORGIA
Ho disegnato una bambina con il computer. Si chiamava Mileila. Un giorno stava premendo un tasto e aveva bloccato tutto il computer perché il papà doveva sempre lavorare. Allora lei aveva premuto un tasto che non valeva niente e aveva bloccato tutto. Il papà era molto cattivo perché si chiamava “l’inca..atore” perché il papà si arrabbiava molto e ci teneva tanto al computer perché con il computer faceva i lavori. Allora quando al capo disse che il computer la bambina l’aveva bloccato, allora il capo lo voleva subito licenziare, il papà. In quest’altro disegno c’era una volta un computer quadrato che parlava ed un altro computer cerchio. Poi il computer quadrato aveva mandato alcune letterine a due amici lontani perché il quadrato e il cerchio erano soli e non avevano una casa. Erano molto poveri e non avevano da mangiare. Io a casa gioco al computer. Gioco al cammello che salta la corda. Poi gioco alla bambina che si è persa, non trova più la mamma, ma poi la ritrova. Anche a scuola gioco al computer. Faccio il castello (il castello della fantasia) e mi piace. Ci metto tre cavalli, poi prendevo la bacchetta magica e mettevo stop. Se premevo sopra ai cavalli questi si trasformavano in poni d’oro.

GRETA R.
Qua stavo giocando con mia sorella, stavamo a casa. Io dovevo prendere le farfalle e mia sorella tutti i cuori. Invece nell’altro disegno sono a scuola e sto giocando con Adibuciù. Ci sono tutti i cuoricini perché la nostra è la classe dell’amore. Sto facendo il gioco che dovevo piantare i fiori e le fragole. Il computer sorride perché mi piace questo gioco. E poi a scuola ci abbiamo l’orto vero. Sta fuori, in giardino.

ILARIA P.
Qui sto giocando al computer a casa e gioco con mamma. Il gioco è quello di acchiappare le farfalle. Il computer sta sul tavolo della sala. Invece in questo altro foglio il computer sta su un tavolino piccolo piccolo di casa. La regola è che stiamo in fila. C’è prima papà, poi io, mamma e Sara. Stiamo in fila perché altrimenti il computer si rompeva. Quindi ci giochiamo uno alla volta e no tutti insieme. Papà gioca alla partita della Juve, mamma e io giochiamo ad acchiappa la capretta e Sara gioca ad acchiappa farfalline e palloncini. Qui invece ci sono i computer di scuola. Ci sono io e c’è Gaia. Io gioco con il castello (il castello della fantasia)  e Gaia stava giocando al gattino, Campanellino, il tuo gattino, maestra. E’ un gattino che sta nel computer che gira nello schermo è bianco e nero. Il gioco del computer che mi piace di più è il gioco del gattino.

LUDOVICA I.
Questi sono i computer dei miei amici, sono questi qua che ho disegnato. C’è anche il computer ed il tablet mio. I miei amici sono Gaia, Greta, un maschio è Matteo. C’è anche Diego M., Mariadiletta, Ilaria e Sophia e poi ci sono io, Ludovica. Nel computer 1 ci sono i cuoricini, nel 2 c’è il gioco della bimba felice, nel 3 c’è il gioco della bimba felice, felice con il papà che stava passeggiando e poi andava a scuola. Il computer 4 ci ha il gioco del sole, nel computer 5 c’è il gioco della tartaruga che stava dormendo. Nel 6 c’è il gioco dei pupazzi cavalli del castello della fantasia. Il gioco che mi piace di più è il castello della fantasia con il drago Niky che è un drago buono e gioca con la sua amichetta

MARCO I.
Ho disegnato dei bambini che giocano con il tablet a scuola e sono dei bambini che si chiamano Marco P., Greta, Sophya e poi ci sono io. Ci sono anche i robot che abbiamo visto a Roma. A me mi piace giocare con Mariadiletta e i robot.

MARCO P.
Io (gioco con) Manda. Gioco coi bimbi. Poi coi colori.

MARIADILETTA M.
Questi sono i computer di casa. Questo è quello di mio padre. Questo piccolo è il mio tablet che deve ancora arrivare perché arriva con il concorso, quello a teatro. Se hai fatto un disegno bello vinci un tablet. Questi sono tutti i cuoricini per mia sorella. A scuola abbiamo i computer e i tablet. Ci giochiamo insieme, però giochiamo anche con la cucina, poi con ufficio, con i legnetti, le costruzioni. Con fortino, castello, pongo. Il gioco che mi piace di più al computer è Manda. C’è la musica e fai ballare il personaggio che viene e che balla come vuoi tu. Se schiacci il tasto piccolino del computer entri le stanze con i giochi belli.

MARTINA A.
Sì, questo è il computer di casa e ci sono io che sto giocando con mia sorella Celi (Celeste). Stiamo facendo il gioco che dobbiamo attaccare i cuoricini e abbiamo anche i palloncini. In cielo c’è il sole. Io racconto a mia sorella i giochi che faccio a scuola. Col computer gioco con Adibuciù, Manda, i colori. Poi in classe ci sono anche i colori, ufficio, pongo, pupazzi, castello, fortino, costruzioni, legnetti, cucina. Il gioco che mi piace di più è cucina perché si può fare pure da mangiare. E io regalo il caffè a te, maestra. A casa lo regalo pure a papà e mamma. Lo sai che mia sorella Denise fuma? Fuma anche papa’ e mia sorella Iaia. Fumare fa bene, ma per me fa male perché io sono una bambina. Se fumiamo noi bambini non è bello. Possiamo fumare solo le caramelle che girano e fumiamo per finta. Quando sono grande voglio fumare perché gli adulti possono fumare e i bambini no.

MARYANNE F.
Ho fatto una fila di bambini che sono i miei compagnetti e questa sono io. Stiamo facendo il concorso quello del computer. Una volta per uno usiamo il computer per giocarci. Giochiamo ai giochi dei robot. Ho disegnato anche il tablet. Ho fatto anche una bambina che voleva partecipare anche lei ai nostri giochi. A casa non gioco con il computer perché è scarico, non funziona, è rotto e poi sta al ristorante. Io, a casa, ho il computer di hello kitty che però è finto. Non è tipo quelli che usate voi e tipo quelli che abbiamo a scuola. Il mouse non è come i mouse che abbiamo a scuola. E’ un po’ più diverso.

MATTEO D.N.
Questo è il computer di scuola, sorride e ci sono io. Mi sono fatto i capelli verdi perché il volevo fare così. Stavo giocando al computer tre e stavo guardando Pinocchio. Pinocchio era bello e giocava tanto con i suoi amici. A casa non ho il computer, però ho il tablet. E’ mio. Ho tanti giochi nel tablet. Scrivo e poi faccio i disegni. Gioco fino alle sei e poi guardo la televisione. La televisione guardo da solo. Vedo tutti i cartoni.

NICOLA F.
Io gioco al computer con compagni. Faccio il gioco di Manda. A casa non ce l’ho il computer.

SAMANTHA M.
Ho disegnato io, il computer, mio fratello, il gattino mio, il sole, il cielo e l’albero. Al computer stavo facendo il gioco di Manda che ho anche al computer di scuola. In questo gioco Teo stava ballando fuori della casa e Manda stava giocando a pallone con Teo. Erano amici. Ai computer di scuola gioco con i miei compagni. A casa non ce l’ho il computer mio perché quello che c’è è di mamma e papa’. Mamma di certo lo usa per chiamare i nonni che stanno in Albania. Papà, invece, guarda la tv perché non lavora mai al computer. Lui vede i mostri, i fantasmi, gli scheletri, gli zombi. Anche io me li vedo, ma non mi fanno paura i mostri perché papà, quando vedo i film dei mostri, mi dà sempre la caramella che non fa avere paura. Papà adesso lavora ai gelati. Mi prende anche il ghiacciolo alla menta e il tesoro. A casa ho il tablet che è mio. Ci gioco a pittura, un gioco di Roberto, mio fratello, quello che devi fare il percorso. Ci ho anche quello del cane inglese, One, Two, Three, Four, Five, Six, Seven, … che sono i numeri

SOPHYA Z.
Stavo giocando al computer a casa con mamma. Giocavo al gioco che c’è nel computer. E’ un gioco che devi acchiappare le farfalle e quando ne prendi tante vinci. Se ne prendi poche, perdi. Poi ci ho un altro con Orso Panda. E un altro che è dell’Orso. Devi acchiapparli tutti insieme. Se ne acchiappi solo uno, perdi. A scuola abbiamo altri giochi. Quello di Manda, quello del Castello (il castello della fantasia)  e altri. A scuola gioco al computer con tutti i bambini. Mi piacciono di più i giochi della scuola.

SUSANNA D.
Ho disegnato io e Sophya che cercavamo il pulcino sull’erba nel computer. Poi c’era la tromba per suonare e il computer di casa. Il computer di casa è mio e sta in salotto. Lo usa anche mio fratello Riccardo. Con il computer di casa faccio il gioco di Winnie The Pooh e quello della faccia. In quest’altro disegno ci sono i computer di scuola e ci sono io che gioco con Manda. Coloro, sposto il gattino nero, poi faccio il gioco della tartaruga (micromondi) . Mi piacciono sia i giochi di casa che quelli della scuola

Aggiornamenti dalla 1D

A partire dalla metà di Ottobre i nostri ragazzi stanno prendendo confidenza con i nuovi strumenti messi a disposizione per la loro classe. Abbiamo iniziato con una piccola esperienza di utilizzo del tablet insegnante durante la lezione di matematica. Il tablet simulava la lavagna ed era duplicato sulla e-board in modo che i compagni potessero seguire lo svolgimento dell’operazione. Il primo impegno è stato quello di misurarsi con lo spazio a disposizione, con la sensibilità della penna (ben diversa dal gesso o da una penna comune).

Quando gli alunni hanno portato a scuola le custodie acquistate dalle famiglie (ormai sono tutte disponibili), sono stati consegnati loro i tablet e ciascuno ha imparato ad entrare nell’ambiente Samsung School e a personalizzare il profilo: inserire il proprio nome, una fotografia, cambiare la password di default, scegliere un motto rappresentativo. Ognuno ha trovato disponibili alcune lezioni di prova precedentemente preparate.

Questa settimana la classe ha svolto una esercitazione di matematica utilizzando S-Note al posto del quaderno. I ragazzi hanno rapidamente imparato ad auto-disciplinarsi, a trovare la concentrazione, ad interagire positivamente con compagni ed insegnante durante lo svolgimento del lavoro.

Per i colleghi. Trovate sul tablet insegnante GeoGebra (un software per il disegno geometrico), un’applicazione con la proposta di quiz matematici interattivi, un software Kindle utile per leggere libri nel formato di Amazon. A tal proposito ho creato un account su Amazon che ci permette di scaricare alcuni libri gratuiti. Insegnerò ai ragazzi a fare altrettanto in modo tale che ognuno di loro abbia una fornita biblioteca personale sempre disponibile in classe. Ci sono anche testi in lingua inglese e spagnola. Per la lista completa degli e-book visitate il sito Amazon e selezionate ciò che di gratuito può interessare per le vostre lezioni. Per username e password, rivolgetevi a me.

Buon lavoro, Antonella