18 luglio 2023

Titolo:  presentazione del libro “Il fuoco della Casba” echi del quartiere Nicolosi di Latina

Data/e:  18 luglio 2023

Breve descrizione: 

Il 18 luglio 2023, alle ore 18.45, presso lo spazio eventi del MUG, MUseo Giannini di Latina, in via Oberdan 13, verrà presentato il libro “Il fuoco della Casba” echi del quartiere Nicolosi di Latina. Maria Corsetti dialoga con l’autrice Adriana Marucco. Letture a cura di Paola La Cava. Presentazione di Nazzareno Ranaldi

LOCANDINA

“Il fuoco della casba. Echi dal quartiere Nicolosi di Latina” di Adriana Marucco ad ogni presentazione raccoglie nuove voci e spunti di riflessione sull’identità, il passato e presente comunitario del quartiere e della città di Latina. Grazie a Nazzareno Ranaldi, Maria Corsetti, Paola la Cava, l’ass.ne Per Latina 2032 per l’organizzazione, all’artista Marcello Norcia e al Museo Giannini per averci ospitato. Atlantide editore

post di Melia Mangano :”Per Latina 2032″ ha presentato il libro Il fuoco della Casba, racconta scene di vita della città di Latina e del suo primo quartiere il Nicolosi. Grazie Adriana Marucco, Nazzareno Ranaldi , Paola la Cava e Maria Corsetti.

post di Dario Petti · pdotsoneSr09i93fl9h564ltl1agi0i2ouul071hu115il61h0ai5g2h 98m  · “Penso che il Nicolosi intero, metà ghetto e metà amarcord, somigli a certe imbarcazioni ormeggiate, troppo vecchie per prendere il largo ma che sembrano le uniche a poter testimoniare di marosi di un certo interesse, e che costano troppo alle finanze per poterle rimettere in mare e troppo alla coscienza per mandarle allo sfascio. È molto cambiato nel corso degli anni: le rare volte che ci passeggio, scopro l’odore di kebab al posto di quello del pane ferrarese, le antenne paraboliche al posto delle lenzuola che ventavano, accenti arabi e rumeni al posto dei dialetti che per par condicio rivelavano provenienze da ogni angolo d’Italia. È come rivedere dopo anni un amico che nel frattempo ha modificato totalmente il proprio modo di vestire e di parlare. Di primo acchito sembra quasi un estraneo, poi lo si osserva meglio, e si ritrova quel tratto che ci era rimasto in mente, quel modo di essere che lo ha sempre reso speciale. Anche così diverso, il Nicolosi è sempre quello che ci ha visti da bambini. E, a ben guardare, non ha perso la sua vocazione: luogo di approdo, oggi come all’inizio della sua vicenda. Quando era ancora la Casba. “La Casba”. Era così che lo chiamavano….” Adriana Marucco Atlantide editore

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