Il Piccolo Principe: capitolo 25 [ IC don Milani Latina]

Una promessa da mantenere

 Ascolta il venticinquesimo capitolo

– Gli uomini – disse il piccolo principe – si imbucano nei rapidi, ma non sanno più che cosa cercano.
Il pozzo che avevamo raggiunto non assomigliava ai pozzi sahariani; questo assomigliava a un pozzo di villaggio , anche se nei dintorni non c’era alcun villaggio.
– È strano- disse il piccolo principe– c’è tutto: la carrucola, il secchio e la corda.
Mise in funzione la carrucola che gemette come geme una vecchia banderuola mossa dal vento.
-Senti – disse il piccolo principe – noi svegliamo questo pozzo e lui canta. Dammi da bere.
Sollevai il secchio fino alle sue labbra e bevve con gli occhi chiusi.
-Da te , gli uomini- disse il piccolo principe –coltivano cinquemila rose nello stesso giardino…e non trovano quello che cercano…E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa.
-Certo – risposi.
E il piccolo principe soggiunse:
-Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore .
Poi dopo essersi seduto vicino a me disse:
-Devi mantenere la tua promessa.
-Quale promessa?
-Sai…una museruola per la mia pecora …sono responsabile di quel fiore!
Tirai fuori dalla tasca i mie schizzi e il piccolo principe quando li vide mi disse ridendo:
-I tuoi baobab assomigliano un po’ a dei cavoli; la tua volpe… le orecchie … assomigliano un po’ a delle corna… e sono troppo lunghe!
-Sei ingiusto, ometto, non sapevo disegnare altro che boa dal di dentro e dal di fuori.
-Oh, andrà bene, i bambini capiscono.
E così disegnai una museruola e, consegnandogliela con il cuore stretto, dissi:
-Hai dei progetti che ignoro…
-Domani sarà l’anniversario della mia caduta sulla Terra avvenuta proprio qui.
-Allora il mattino in cui ti ho conosciuto stavi ritornando verso il punto della tua caduta?
Il piccolo principe non rispondeva mai alle domande, ma arrossì e quando si arrossisce vuol dire “sì”.
Poi disse:
-Ora devi andare ad aggiustare il tuo motore.
Ritorna domani sera, ti aspetto qui.
Ero triste, pensavo alle parole della volpe: si rischia di piangere un poco se ci si è lasciati addomesticare.

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