Pinocchio 2.0, le storie inventate per bambine/i: Una gocciolina frizzante

Ciao maestra Linda,
nonostante gli impegni scolastici ti invio la mia storia.
Luigi Dell’Aversana
1^A scuola sec. primo grado Istituto comprensivo don Dilani.

Nell’ambito del progetto Pinocchio 2.0 è stato chiesto a mamme, papà, sorelle, fratelli, zie, zii, nonne e nonni, amici di inventare brevi storie e poesie che poi vengono lette in classe dalle maestre e illustrate da bambine e bambini della scuola dell’infanzia di Latina e da quelli che fanno parte della rete di progetto.

UNA GOCCIOLINA FRIZZANTE

Quella mattina, mi era venuta una febbre da cavallo e avevo piu’ sete del solito.

In genere la mamma mi lasciava sul comodino una bottiglietta d’acqua frizzante, si’, perché a me piaceva solo l’acqua frizzante, mi disseta di più e mi piace il pizzichio che mi provoca sulla lingua; anche se la mamma spesso mi dice: “ Timoty, non esagerare! Se no, ti si gonfia il pancino”

Andai per bere l’acqua agitando prima la bottiglina, come al solito, la portai alla bocca e improvvisamente sentii un suono, un tintinnio, pensai che stavo delirando per la febbre alta. Ripresi la bottiglia per cercare di bere e di nuovo quel tintinnio. Cosi’, preso dalla curiosità, osservai meglio la bottiglia cercando di capire da dove provenisse quel suono. A metà della bottiglia notai una specie di sfera, anzi sembrava proprio una gocciolina. Una gocciolina strana direi, era cosi’ buffa perché panciuta e con due guanciotte rosse come mele, una pallina rosa al posto del nasino e due occhietti scuri che parevano monetine di cioccolato!

Pensai di nuovo che fosse la febbre a farmi vedere cose strane, ma dopo qualche minuto vidi che la gocciolina era ancora li’, mi sorrideva e agitandosi creava quel suono cosi’ dolce. Incredulo le chiesi cosa ci facesse li’, ma non mi rispose! Ancora incredulo rimasi con la bottiglietta tra le mani aspettando che quella gocciolina cosi’ buffa mi parlasse. Mi accorsi a poco a poco che stava scomparendo, allora provai di nuovo ad agitare la bottiglietta, tante goccioline vennero su, ma di lei nessuna traccia!

Tornai sotto le coperte e addormentandomi pensai a che episodio insolito e bizzarro mi fosse capitato. Il mattino seguente vidi sul mio comodino la bottiglietta d’acqua frizzante vuota, e fu cosi’ che mi resi conto di che bel sogno avessi fatto e quanta fantasia possa esserci nei sogni dei bambini.

Ecco per voi il disegno di Diego Mameli

… e tanti altri ancora