Giocando con gli anagrammi [IC “San Donato” Sassari]

Se si prendono le lettere che formano una parola e si sistemano in modo diverso per ottenere una parola differente, si è fatto un anagramma.

Come esempio partiamo dalla parola CIMA. Facilmente si vedrà che le lettere possono essere disposte in modo da formare la parola MICA:

MICA è perciò un anagramma di CIMA; e viceversa.

In classe – è un inizio – si gioca senza tante regole; così tanto per scaldarci:-)

Gli anagrammi sono un tipo assai conosciuto di giochi con le parole, e se ne possono trovare diversi esempi – alcuni facili, altri assai difficili – in riviste enigmistiche e in giornali.

Proviamo a presentare alcune semplici parole su cui esercitarsi: in ciascun caso sono date le parole e la definizione per l’anagramma.

  1. Ira (cattiva)
  2. Mare (metallo)
  3. Corte (sicura)
  4. Coste (canestro)
  5. Rito (hanno le corna)
  6. Mole (in testa al corazziere)

Domani in gruppo proverete a risolvere:-)

E voi compagni di viaggio di Segni di Segni giocate con noi?

Buoni giochi linguistici dalla classe terza di Caniga e dalle maestre Tiziana e Maria Giovanna da Pintadera

Ed ecco il giorno del ritorno a scuola! [da Pintadera]

Ci siamo! Entusiasti, motivati, pronti, con la sesta, la settima, l’ottava e anche la decima marcia…

Abbiamo pensato di aprire le danze con il libro Cuore, di Edmondo De Amicis. La maggior parte di voi certamente non ne avrà sentito parlare, forse qualche mamma e qualche papà. Molte nonne e nonni pensiamo invece che l’abbiano anche letto.

E’ un bel libro, lontano nel tempo e nello spazio, ma i suoi insegnamenti, i valori che suggerisce e le situazioni quotidiane che descrive possono tranquillamente succedere anche nel nostro ambiente di apprendimento.

E’ la storia di un bambino, Enrico, che scrive nel suo diario e racconta episodi giornalieri che coinvolgono se stesso, i suoi compagni – tutti maschi; allora non esistevano le classi miste – il suo maestro e tutta l’umanità che circonda l’universo scuola.

Per descrivere tutto, guardate un po’ che programma abbiamo provato con le maestre Concetta e Rossella.

E’ facile.

C’è un’immagine e se ci posizionate il mouse sopra vedrete dei tondini e i collegamenti incorporati; per i video cliccate sul triangolino al centro dell’immagine.

Non ci resta che dire:

Buon anno scolastico:-)

(e che il cielo ce la mandi buona!)

Agli amici e alle amiche di Segni di Segni da Maria Giovanna e da Pintadera

Lo Scarabocchio, del Maestro Mario Lodi

Il Maestro Mario Lodi non è più con noi, ma davvero continua a vivere nei nostri ricordi. Vive nei suoi libri, nelle storie che ci ha raccontato, nelle emozioni che ha suscitato in noi e nei buoni sentimenti che ha promosso. Grazie.

In classe seconda  i bambini e le bambine insieme a maestra Tiziana hanno letto diverse sue storie tratte dal libro: Diapositiva1

Una in particolare, lo “Scarabocchio” è piaciuta e ha divertito i piccoli.

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Ecco i pensieri dei piccoli:

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Il passato 17 febbraio era il compleanno del Maestro.

E questo è il nostro ricordo.

da Pintadera e da maestra Maria Giovanna.

La magica notte della Befana

 – Mammina, quella buona Befana che stanotte viene è vecchia? –

– Sì, quanto la prima stella …

– Sicché  dev’esser brutta …

– Oh, no: è una fata e perciò sempre bella si mantiene…

– O perché viene?

– Perché è innamorata dei bimbi buoni: e si diverte tanto a far per loro qualche dolce incanto!

Piero Calamandrei

Eh, sì! E’ la notte magica della Befana Diapositiva1 Cliccate sull’immagine per visionare la presentazione Buona Befana da Pintadera e da m.stra Maria Giovanna Diapositiva5

Vignette sulla scuola

7Tonucci E’ tutto un gran parlare sulla scuola.

Le vignette che seguono di Francesco Tonucci  sono state tratte dal Quaderno di Corea

 4 del 1970, La creatività. Spunti per un discorso educativo.

Nella prefazione si legge:

“ Il << discorso educativo>>, condotto da Francesco Tonucci, sempre in modo dialogico e in relazione ad un impegno in atto, interessa tutti coloro che in un modo o l’altro hanno responsabilità o partecipazione educativa.

[…] Anche i disegni sono di mano sua.

Un paginone centrale, fuori testo, aggiunge una osservazione incisiva sui problemi tipici  e purtroppo cronici della scuola italiana: il caro-libri, la mancanza di aule, i programmi etc”.

1Tonucci 0Tonucci 2tonucci 3Tonucci 4Tonucci 5Tonucci E per finire:

6Tonucci

Qualcosa è cambiato: la data d’inizio e il doposcuola che è scomparso.

da Pintadera e da Maria Giovanna

Buon inizio

Buon compleanno, Maestro Mario Lodi [Scuola primaria – 1° Circolo Sassari]

Seppure con qualche giorno di ritardo, non volevamo mancare a questo appuntamento.

I bambini e le bambine della classe quinta di Caniga, insieme alla maestra Tiziana, inviano i loro auguri al sempre giovane Maestro.

Secondo me il libro di Mario Lodi è molto istruttivo  per tutti i bambini che da grandi vogliono fare i cacciatori ammazzando animali.

Questa storia racconta di un bambino il cui papà era un cacciatore e una volta lo aveva invitato ad andare a caccia con lui”.

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Il libro di Mario Lodi, Il Permesso, ci fa capire che gli animali sono indifesi. Se tu non gli dai fastidio, loro non ti cercano”.

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A me il libro Il Permesso ha insegnato che quando si trova un animale ferito bisogna curarlo”.

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“Secondo me questa storia è triste,  non è giusto uccidere gli animali.

Se proprio vuoi maltrattare un animale,meglio ignorarlo”.

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“Secondo me il libro “il Permesso” ci insegna a rispettare tutti, anche 

le cose che per noi non hanno importanza”.

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“Mario Lodi il tuo libro mi ha fatto  capire che uccidere gli esseri viventi

non è bello, invece certi uomini vanno a caccia e poi mangiano le prede, 

altri per il gusto di uccidere”.

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” Secondo me non è giusto cacciare  però la caccia più o meno può essere corretta se la selvaggina la mangi o se le armi sono alla pari.

Anche se questo non è l’insegnamento che ci dà Mario Lodi nel libro”.

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” Per me Mario Lodi con il libro  ‘Il Permesso’  vuole insegnarci

a non uccidere gli animali, come fanno purtroppo i cacciatori”.

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” Secondo me non è giusto  uccidere gli animali per divertimento, ma solo per mangiarli”.

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“Per me Mario Lodi con questo libro ci vuole spiegare il rispetto per la natura e insegnare

a non uccidere gli animali per divertimento”. 

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“Gli animali non vanno ammazzati, e quando sono feriti vanno curati. Questo ce lo insegna il libro di Mario Lodi, ‘Il Permesso”.

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” Per me il padre ha fatto male a uccidere quei piccoli uccellini”.

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” Anche se alcuni animali feriscono gli esseri umani lo fanno solo per difendersi. Se tu ti comporti bene anche loro lo fanno con te.

Non si uccidono gli animali sono sempre esseri viventi che sono anche creature

meravigliose che vivono intorno a noi”.

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dalla classe quinta e da Pintadera per il Maestro Mario Lodi

 

 

 

 

 

Auguri al Maestro Mario Lodi [Scuola Primaria-1°Circolo Sassari]

La maestra Tiziana ha letto delle storie tratte da alcuni libri di Mario Lodi ai piccoli e alle piccole della classe prima.

Sono piaciute molto e anche loro hanno voluto esserci per festeggiare il compleanno di questo GRANDE UOMO DI SCUOLA.

Ecco i loro spontanei e sorridenti auguri.

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La classe prima di Caniga insieme a m.stra Tiziana inviano sorrisi al Maestro

da  Pintadera  auguri a Mario Lodi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La classe prima di Caniga insieme a m.stra Tiziana inviano sorrisi al Maestro

Il calendario dell’ avvento [Scuola primaria 1° Circolo di Sassari]

Un calendario dell’avvento mostra i giorni rimanenti fino alla vigilia di Natale.

E’ un’usanza molto popolare nei paesi di lingua tedesca ed è dedicata ai piccoli che aspettano la festa più bella.

La classe terza condivide il suo bellissimo calendario:

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I bambini e le bambine insieme a m.stra Anna Maria augurano un sereno Natale.

E ancora auguri da

m.stra Maria Giovanna e da Pintadera

Alberi di Natale in 3D [Scuola primaria 1° Circolo di Sassari]

Un’attività geometrica in seconda :-D

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Materiale:

– cartone

– carta igienica e salviette

– colla

– colori a tempera e brillantini

Procedimento:

1. Abbiamo ritagliato le parti dell’albero nel cartone e poi le abbiamo incollate

2. abbiamo incollato la carta igienica

3. dopo che si è asciugato abbiamo dipinto l’albero

4. poi l’abbiamo decorato con i glitter

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I bambini e le bambine insieme a m.stra Teresa

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Tantissimi auguri

da m.stra Maria Giovanna e da Pintadera 

Natale … a puntini (isometrici). [Scuola primaria 1° Circolo di Sassari]

In questa attività i bambini e le bambine utilizzano la griglia isometrica per creare disegni a carattere natalizio.

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Mancano diversi lavori che non ritrovo nel materiale cartaceo che avevo raccolto né nel file fotografico. Non mi riferisco ai lavori sulla Befanina. Nei commenti potete lasciare i vostri messaggi e vi contatterò per posta.

christmas-illusion-2004-up

Notate qualcosa di strano in quest’ultima immagine scaricata dalla rete?

Cercate di scoprire cosa si nasconde in questa illusione.

Classe quinta di Caniga

Buon Natale a voi da Pintadera

e da m.stra Maria Giovanna

Il fiocco di neve di Koch. [Scuola primaria 1° Circolo di Sassari]

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Helge von Koch è stato un matematico svedese, che ha dato il nome al famoso frattale conosciuto come curva di Koch

La curva di Koch si ottiene con una trasformazione progressiva di un triangolo equilatero in una forma a fiocco di neve, ripetendo continuamente la stessa operazione di suddivisione dei lati e di crescita verso l’esterno della figura.

Questa breve documentazione fotografica illustra le fasi dell’ attività.

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Ricordate l’applet che abbiamo usato in classe? Cliccate qui e potrete  iterare ancora e ancora :-D

I bambini e le bambine insieme a m.stra MariaGiovanna

 

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Auguri da Pintadera

Fiocchi di neve 2013 [Scuola primaria 1° Circolo di Sassari]

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I fiocchi di neve hanno una struttura esagonale e una simmetria raggiata.

Li sappiamo già costruire con la piegatura della carta e abbiamo lavorato in classe prima aiutando i nostri compagni piccoli nelle loro prime costruzioni.

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Ecco alcuni splendidi fiocchi dei piccoli Diapositiva5

 

 

 

 

 

Ci siamo chiesti se fosse possibile costruirli geometricamente . Ma come?

E se utilizzassimo la carta isometrica?

Detto fatto.

Un altro aiuto è venuto dalla carta trasparente.  Dopo aver disegnato i nostri fiocchi geometrici, li ripassavamo sulla carta trasparente, per creare un diverso effetto.

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Le seguenti creazioni sono venute spontanee,  dopo aver costruito il Triangolo di Sierpinski . 

Cliccate qui per visionare una attività sul triangolo portata avanti con un altro gruppo classe nel lontano 2007; documentazione che si trova nel nostro vecchio Pintadera.

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I bambini e le bambine insieme a m.stra MariaGiovanna

classi prima e quinta di Caniga

Ancora auguri a voi:-) da Pintadera

Halloween in classe quarta [Primaria 1° Circolo – Sassari]

I bambini e le bambine della classe quarta hanno ricercato informazioni su Halloween.

Leggiamo insieme a loro.

1. Perché ad Halloween si preparano dei mostri con le zucche?

Si crede che nella notte di Halloween gli spiriti dei morti prendano vita, tornino con dei fuochi in mano per portare via con loro le persone vive. Si preparano allora delle facce finte con le zucche al cui interno si mette una candela accesa, così si ingannano i morti.

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2. Perché in occasione della festa di Halloween si usa dire ” dolcetto o scherzetto”?

Nella tradizione americana i bambini travestiti da streghe, vampiri,fantasmi impersonavano gli spiriti dei morti che minacciavano i vivi. Quando bussavano alla porta delle case dicevano: – Dolcetto o scherzetto – perché si aspettavano questo dono, altrimenti minacciavano un maleficio o un sortilegio.

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Volete adesso preparare una zucca di Halloween doc? Seguite le istruzioni e farete un’ottima figura ;-)

Materiale necessario:

– una zucca

– un coltello ben affilato (che useranno le nostre maestre)

– un pennarello

– una candela

– un cucchiaio

Procedimento

1. Tagliare la parte superiore della zucca

2. Svuotare l’interno della zucca con il cucchiaio

3. con il pennarello disegnare due occhi e il naso triangolare e una bocca con i denti da far paura

4. Sistemare la candela  all’ interno della zucca e accenderla

E per finire,

SPEGNETE LE LUCI

IL TERRORE E IL DIVERTIMENTO SONO ASSICURATI!!!

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La classe quarta con le maestre Marina e Manuela  vi salutano

maestra Maria Giovanna – Pintadera

Il compleanno del Maestro Mario Lodi [1° Circolo – Sassari]

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Tante storie di animali,

fantastiche ma anche reali,

Mario Lodi scriverà

a tutti i bambini della città.

Tra qualche giorno è il suo compleanno

e tutti in coro gli auguriamo

Buon Compleanno.

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Canzonetta:

Mario Lodi

insieme agli animali

se manchi tu

se manchi tu

gli animali e noi

saremo tristi,

niente più favole e fiabe

tipo quella di Cipì.

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Filastrocca per Mario Lodi

Tanti auguri a Mario Lodi

stai invecchiando in tutti i modi.

Tanti anni stan passando

e a cent’anni stai arrivando.

Ma sei sempre un gentiluomo,

e con le donne un galantuomo.

Auguri al Maestro da Pintadera

Ombre (allegre) a Carnevale [Primo Circolo di Sassari]

La scoperta che le ombre sono le uniche figure piane presenti in natura ha offerto l’occasione per parlare (almeno un po’) di  questa nuova geometria.

Nelle classi quarta e quinta approfondiremo alcuni aspetti che la caratterizzano e alcune invarianti che la differenziano dalle altre geometrie, anche per rivedere alcune ipotesi che sono state formulate e che forse devono essere riviste con più attenzione.

Ma adesso è Carnevale, tempo di giochi e di risate.

Ecco dei filmatini preparati in qualche minuto per sorridere insieme a noi:

Geometria delle ombre

La storia – Alessandro C e Gabriele M

dalla classe quinta ombre e storie allegre

da Pintadera a Segni di Segni

La Befana, dalla classe quarta [da Sassari]

La Befana è alta e robusta.

Ha i capelli grigi con sopra un fazzoletto arancione.

Ha gli occhi marroni, il naso lungo e grosso con dei porri sopra e la bocca piccola.

Indossa sempre una gonna lunga fino ai piedi, con sopra una giacchetta.

Ha le scarpe a punta e nere.

Sulle spalle porta un sacco con calze ricche di dolci.

Lei è dolce e buona; con la sua scopa magica vola nel cielo e entra nei caminetti a distribuire dolci.

Ma se fai da monello lei ti porterà solo carbone.

***

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Classe quarta – Caniga, insieme a m.stra Tiziana,

da Pintadera – Primo Circolo di Sassari

La Befana SIMMETRInA [da Sassari]

Questa Befana è un po’ particolare… ama le trasformazioni e la simmetria (anche se forse non la conosce bene 8-) ).

Insieme alla Poetessa Grazia Raffa, e grazie alla sua preziosa collaborazione,  abbiamo voluto ‘verseggiare’ su questo aspetto. Ma non abbiate paura, la Befana non dimentica i suoi compiti…

***

La Befana SIMMETRInA

si è svegliata stamattina

e guardandosi allo specchio

lo spavento era parecchio:

nel “nason”, peraltro netto,

ha notato un brufoletto.

Strano specchio: sa invertire

e, se puoi, fammi capire:

la sinistra con la destra

come fanno in palestra:

io mi vedo rovesciata

ed alquanto spaventata;

ma perché non cambia pure

verticali le figure

proponendole dal basso

senza fare tanto chiasso?

SIMMETRInA, curiosona,

lunghe stasi non perdona;

il suo nome rovesciato
è qui scritto, ben calcato,

quindi poi ne prende atto

con un “ohhh!” ch’è stupefatto,

ma il “dovere del camino”

la rimette in cammino.

Questa notte la Befana

– per i bimbi toccasana –

mette doni eccellenti

nelle calze lì pendenti:

giochi vari e dolcini,

gioia pura dei bambini;

festeggiando la Befana

si respira aria sana!

***

Non è finita qui…

Di seguito trovate tre immagini simmetriche; guardatele attentamente e abbinatele ai versi della poesia :mrgreen: Per visionarle bene, cliccateci sopra.

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da Pintadera – Primo Circolo di Sassari

La Befana, di Grazia Deledda [da Sassari]

Questo brano sulla Befana l’ho tratto da un vecchio volume: “Il libro della terza classe elementare”, Libreria dello Stato, Roma A. X.

Il capitolo riguardante le letture era stato compilato da Grazia Deledda e illustrato da Pio Pullini.

***

Piena e tornita come una gamba viva era la calza che Valeria, la vispa sorellina di Sergio, aveva la sera del cinque gennaio appesa al camino. Un po’ sventata com’era, la fanciulla tentò di vuotare subito la calza sulla tavola della cucina, ma gli involtini, che la Befana vi aveva ficcato dentro con cura, non vollero venir fuori. Allora Valeria li trasse piano piano, uno alla volta; ed a misura che li svolgeva e scopriva le cose misteriose che contenevano, dava in esclamazioni di gioia.

Ecco il sacchetto di tela che sembra seta, gonfio di cioccolatini e di caramelle; ma forse più gradita ancora è la scatoletta dove grossi datteri, che sembrano di miele, sono disposti fra due fogli di carta ricamata; segue un pacchetto ben legato, con dentro un paio di calze fini con relative giarrettiere, che però Valeria ancora non sa adoperare; e poi un’altra scatoletta con tutto il necessario per il cucito, e un altro involto con una palla colorata.

La Befana quell’anno era una brava vecchia molto pratica, che conosceva i bisogni dei ragazzini, perché, oltre alle calze, aveva messo, fra i suoi doni, anche un paio di guanti di lana, che a Valeria facevano proprio comodo, perché quelli che la mamma le aveva comprato un mese prima, erano già tutti bucati. Invece questi erano belli, di lana morbida come quelli che la Befana aveva lasciati alla casa del Fascio per i bambini poveri del rione. Ma era anche severa, la vecchia signora Befana, e puniva la fanciulla di qualche sua mancanza col farle trovare in fondo alla calza una patata e un pezzo di carbone.

Un po’ mortificata, Valeria gettò via il carbone e mise la patata nel cestino della verdura; ma poi si confortò nel trovare, fra alcuni cioccolatini che rappresentavano marenghi d’oro, anche una vera moneta di cinque lire d’argento. Quante belle cose pensò di acquistare con quella moneta! […]

***

da Pintadera – Primo Circolo di Sassari

Il Blues della Befana [da Sassari]

Tutti comodi in poltrona :mrgreen: c’è da ammirare il cantante Cristian e la carinissima Befanuccia Alessandra che ci propongono Il Blues della Befana che i bambini e le bambine della classe quarta A hanno presentato il 21 dicembre passato nella palestra di San Donato

La maestra Rossella e i bambini della quarta A augurano a tutti Buona Epifania.

***

Blues della Befana (1) (clicca)

***

Ecco anche il testo della canzone:

LA BEFANA VIEN DI NOTTE,

CON LE SCARPE TUTTE ROTTE,

IL CAPPELLO ALLA ROMANA,

VIVA VIVA LA BEFANA!

***

E QUESTO E’ IL BLUES DELLA BEFANA,

SCARPE DI PEZZA,  SCIALLE DI LANA.

E PORTA I REGALI DENTRO UN SACCONE,

AI BIMBI CATTIVI PORTA CARBONE,

BEFANA BLUES, OH YEAH!

***

E MONTA UNA SCOPA CHE SEMBRA NORMALE

IN LEGNO  E SAGGINA MA E’ TUTTA SPECIALE,

IL MANICO E’ TURBO SUPER COMPRESSO

E SENZA BENZINA VOLA LO STESSO.

NEL SERBATOIO NON METTE ENERGIA,

IL PROPELLENTE E’ LA FANTASIA, LA FANTASIA.

LA FANTASIA DI TUTTI I BAMBINI

CHE APPENDONO  CALZE SOTTO I CAMINI,

POI GUARDANO AL CIELO SULLA CITTA’

E NESSUNO AL MONDO LI DELUDERA’,

NEMMENO IL PIU’ GRANDE CHE DICE ED INSISTE

CHE LA BEFANA NON ESISTE, NON ESISTE.

CERTO CHE ESISTO ANCHE SE NON SON BELLA

HO  IL  NASO  AQUILINO COLOR MORTADELLA

ORA SCUSATE VADO A DECOLLARE,

S’E’ FATTO TARDI HO DA CONSEGNARE.

L’AMICA LUNA MI FA COMPAGNIA

E HO FATTO IL PIENO DI FANTASIA, DI FANTASIA…….RITORNELLO…..

IL 7 GENNAIO SE CI FATE CASO

C’E’ MOLTA GENTE  CHE  NASCONDE IL NASO

DIETRO LE MANI, LE SCIARPE O FOULARD

HA MACCHIE DI NERO, UN PO’ QUI UN PO’ LA’:

LE INSOSPETTABILI PERSONE

CHE CREDEVAMO ESSERE BUONE, ESSERE BUONE.

E QUESTO E’ IL BLUES DELLA BEFANA,

SCARPE DI PEZZA,  SCIALLE DI LANA.

E VIENE DI NOTTE CON LE SCARPE ROTTE…..CON IL CAPPELLO ALLA ROMANA

E TUTTI I CATTIVI STIANO IN CAMPANA…CHE SOPRA I TETTI C’E’ LA BEFANA.

BEFANA BLUES, OH YEAH!

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gli autori  della canzone sono M.Testoni e M.Zanotelli.

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da Pintadera – Primo Circolo di Sassari