il tavolo “mobile” di INFANTE

TAVOLO MOBILE – L’APPRENDIMENTO DAPPERTUTTO. IL PERFORMINGMEDIA STORYTELLING PER LA CITTADINANZA EDUCATIVA
Bisogna ritrovare il valore del “guardarsi intorno”, partendo dall’assunto che non s’impara solo su libri o su schermi ma dagli altri e dalle cose che ci circondano. Amiamo definire questo processo “l’apprendimento dappertutto”, un’attività dinamica di attenzione ed elaborazione delle informazioni associate all’esperienza diretta, sul campo. Nel contesto del convegno su “Tecnologie e ambienti di apprendimento” si agirà con un “tavolo mobile”, non staremo fermi, saremo in giro, ci metteremo in cammino, conversando (attraverso il sistema whisper-radio, sussurrando) e con discrezione ascolteremo anche gli altri tavoli di lavoro. Già il fatto di conversare-passeggiando (parlando di fianco e non di fronte…) stabilirà un andamento peripatetico che permetterà di raccogliere ed elaborare informazioni come uno sciame intelligente. Il format del radio-walkshow (camminare-conversando con l’uso delle radio) nasce nell’ambito dell’urbanistica partecipativa ma trova un suo sviluppo forte nell’ambito formativo proprio per ciò che definiamo “cittadinanza educativa”, aspetto fondante del percorso pedagogico rivolto ad una cognizione estesa di spazio pubblico che contempla anche il web. Tant’è che usiamo un claim in relazione a queste pratiche ludico-partecipative: “piedi per terra e testa nel cloud”.

FORMAT

Potrete usare sotto la guida di Carlo Infante Twitter e tutto confluirà in questo Blog http://blog.edidablog.it/edidablog/web-x-10/ che si interfaccia alla ricerca di post con l’hash #webx2015 – La continuità tra il tavolo mobile della mattina e quello del pomeriggio verrà certamente garantita da Carlo Infante. Dunque i docenti del pomeriggio erediteranno quanto fatto la mattina.

GLI ISCRITTI AL TAVOLO MOBILE DELLA MATTINA:

BENEVENTI PAOLO
BRUNO MARINO
CAVANNA ALESSANDRO
FERRARI FEDERICA
MICHIELI ROSSANNA
PINO ISABELLA
POZZI NORMA
VIGLIECCA LUISA

GLI ISCRITTI AL TAVOLO MOBILE DEL POMERIGGIO:

BRUNO MARINO
CIRONE DONATA
DEL SERE LAURA
FURINGHETTI MARIA GRAZIA
FREDIANI PAOLA
GUARAGLIA ELENA
TOGNONI ALBERTO

Intervista a Carlo Infante

2 pensieri riguardo “il tavolo “mobile” di INFANTE

  1. In questo contesto esperienziale risuona un concetto che Pasolini ha espresso in un articolo del 1947 “la scuola senza feticci” (ripubblicato in in Saggi sulla politica e sulla società, Edizione Meridiani, 1999)
    (…) Come suscitare nel ragazzo il gusto della critica e provocare la caduta degli idoli? Evidentemente immettendolo in un clima di scandalo e di incertezza, in cui le cose “eterne” non siano quelle imparate a memoria, ma quelle che più somigliano alle vocazioni che sono in lui (per esempio, quelle che gli si presentano mentre giocano):
    la passione a creare, la curiosità, l’impulso a impadronirsi… E ciò che poi si trasforma nella cosiddetta “virtù premio a se stessa”, ossia in passione autosufficiente. Del resto in tal modo resta delineato lo scopo dell’educazione che è creazione di una cultura

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