Storie robotiche [3^ B primaria]

Il robot senza memoria

C’era una volta una volta uno scienziato che nel suo laboratorio costruì un robot. Un giorno il robot perse la memoria:quando lo scienziato gli dava dei comandi lui li eseguiva al contrario. Infatti un giorno durante un esperimento lo scienziato gli disse di prendere dell’acqua e lui la versò a terra. Lo scienziato, da quel momento capì che il robot aveva perso la memoria, allora lo spense e cominciò ad aggiustarlo, ma non capiva in quale parte del robot era il problema. La mattina seguente lo scienziato si svegliò e lo trovò in azione,mentre faceva un esperimento. Capì che nell’ultima prova lo aveva riparato.Il robot lo salutò e gli disse che aveva imparato anche a preparare la colazione. Da quel giorno lo scienziato costruì altri robot simili che preparavano anche il pranzo e la cena

Federica, Alessia, Michele
3^ B primaria I.C. Don Milani LT
Ins. Triunfo

Storie robotica [primaria 4^D]

Gimi  e  il robot

Gigi era un bambino molto malato, ed era anche figlio unico. Abitava in un sperduto paese in mezzo alle montagne. Un giorno la sua mamma gli fece un bel regalo. Gimi lo scartò velocemente, aprì la scatola e vide che era un robots. Cosi disse a gran voce ”  Grazie mamma !  E’ il regalo più bello che abbia mai ricevuto!” Corse in camera sua e ci giocò per tutta la serata. Ad un certo punto, sfinito, guardò il robot pensando che se avesse potuto parlare si sarebbero potuti divertire da matti, cosi lo posò e si addormentò. Ad un tratto la sua stanza si illuminò, e la luce proveniva dal robot. Il bambino si avvicinò e lo prese in mano. Il robots gli disse ”  Ciao Gimi ! ”  E Gimi con la bocca spalancata gli disse: “Ma tu parli!”  “Ma certo che parlo!”  gli rispore il  robot. Gimi, sempre piu incredulo, incominciò a raccontargli tutte le sue problematiche. Il robots gli disse che non doveva piu preoccuparsi di nulla perchè lui lo avrebbe aiutato a non sentirsi piu solo. E così fece un cenno con la mano e fece apparire tanti robots che incominciarono a parlare con lui. Così  Gimi non si sentì più solo.

ANTHONY SCHIEVANO
Classe 4^D Scuola Don Milani- Latina
ins.Casella Filomena

Storie robotica [primaria 4^D]

NS5 E GLI UMANI

Nel 2067 i robot fanno amicizia con gli umani; ad un certo punto nel 2075 un robot di codice NS5 si ribellò e divenne una vera e propria minaccia per Cyberyn. Un giorno si alleò con un uomo cattivo di nome Darck. Darck non lo conosceva nessuno e disse alle guardie della centrale elettrica che era stato trasferito da un’ altra centrale perchè era un tecnico bravissimo. Le guardie lo fecero entrare nella centrale e lui,correndo, andò direttamente al generatore e staccò tutti i fili. I robot diventarono un esercito di cattvi e solo NS5 diventò buono. Egli si alleò con un agente di polizia e alla fine, dopo aver disattivato tutto l’ esercito di robot cattivi, misero Darck in prigione. L’ agente di polizia si era affezionato a NS5 e fece costruire uno scudo per non farlo diventare cattivo quando avrebbero riattaccato la corrente. Il generatore di corrente fu riattivato e tutti i robot cattivi tornarono a essere buoni. Ci fu un attimo di paura per NS5, ma lo scudo funzionò e NS5 rimase buono e amico dell’ agente
di polizia.

MARCO DOMENEGHETTI E JACOPO CAPARONE
Classe 4°D Don Milani- Latina
ins.Casella Filomena

Storie robotica [primaria 4^D]

IL PAESE DEI ROBOT

Una volta c’era un paese robotico, abitato da migliaia e migliaia di robot. Come ogni paese, anche questo aveva le sue regole e il proprio re, ma sia il paese che il re erano molto bizzarri. Il re aveva idee strampalate, per esempio un giorno pensava di distruggere il paese e rifarlo, un altro giorno emanava leggi che obbligavano a restare sempre chiusi in casa. AI Robot del paese non piacevano nè queste leggi nè il re; allora, un giorno decisero di fare tutto il contrario di cio’ che dicevano le leggi e di cio’ che pensava il re. Quindi per prima cosa decisero di decorare il paese, invece di distruggero e ricostruirlo; poi non restarono chiusi nelle case ma, al contrario fecero una festa che duro’tutta la notte e i giorni successivi. A questo punto, il re vista la disobbedienza dei suoi sudditi robot si arrabbio’ moltissimo e ordino’ alle sue guardie di catturare tutti i robot e di rinchiuderli nelle carceri per un anno intero. Un ragazzo robot che aveva fatto arrabbiare la propria mamma robot e che si trovava lontano dalla propria abitazione, tornando a casa non trovo’ piu’ nessuno e percio’ando’ a chiedere alle guardie dove fossero finiti tutti gli abitanti robot. Le guardie invece di rispondegli lo catturarono.Ormai tutto sembrava senza rimedio per i robot, ma, un antico vulcano che si trovava vicino al paese incominciò ad eruttare e ad emettere lava incandescente, che comincio’ a dirigersi verso il paese.Le guardie dissero al re che non potevano lasciare nelle carceri i robot poiche’ la lava avrebbe potuto uccidere tutti i prigionieri. Quindi il re fu costretto a liberare tutti i robot.I robot a questo punto si organizzarono e costruirono rapidamente una barriera per evitare che la lava raggiungesse il paese. La cosa funziono’ e finalmente tra il re e i suoi sudditi robot torno’ l’armonia. Il re promise di governare il paese rispettando la popolazione e apprezzando la loro ingegnosita’.

ARON NANIA
Classe 4^D
scuola primaria Don Milani- Latina
ins. Casella Filomena

storie robotica [primaria 4^D]

LA STORIA DEL ROBOT BATTICUORE

Nell’anno 3000 nella città di Futurama c’era un robot di nome Batticuore che sembrava un umano. Se lui vedeva che qualcuno era in difficoltà, correva  ad aiutarlo. Tutte le mattine si trasformava in scuolabus e accompagnava tutti i bambini a scuola e poi li andava  a prendere e intanto che aspettava, accompagnava le persone anziane o chi aveva bisogno di fare la spesa o del dottore. Un giorno Batticuore, mentre si trasformava, rimase bloccato e perciò lo portarono a riparare. Lì rimase per qualche giorno. In quei giorni nella città di Futurama  si respirava un’aria di tristezza e non usciva più nessuno. Quando  Batticuore fu riparato tutta la città  uscì a festeggiare. 

Martina Di Stefano      
classe IV D
Scuola Don Milani
via Cilea
04100 Latina

ins: Casella Filomena

storie robotica [primaria 4^D]

SOGNO O REALTA’?

Ciao, io sono Francesca e adesso vi racconto una storia!

C’era un bambino di nome DINO che amava molto giocare con i robot, a tal punto che anche lui sognava di diventare come loro per essere forte e non avere mai paura di niente.Un bel giorno, mentre giocava si nascose nell’armadio ma all’improvviso scivolò dietro l’armadio e fece un bel scivolone molto lungo e si ritrovò in un grande prato e dove si girava girava non vedeva altro che erba. DINO a quel punto cominciò a correre e a piangere fino a che inciampò e cadde per terra, aprì gli occhi e vide un minuscolo omino che gli disse: “Hei! Ragazzino, attento a dove metti i piedi, mi hai fatto molto male e adesso per dispetto ti faccio una magia”. Così dicendo, alzò le mani minuscole e aggiunse: “Caro ragazzino, da oggi in poi diventerai un robot!” DINO dalla paura cominciò a correre, ma la magia lo raggiunse e diventò un robot lì per lì diciamo che fù molto felice perchè a quel punto il suo sogno si era realizzato, poteva fare tutto quello che voleva,iniziò a volare in alto,con un solo passo poteva arrivare da un paese ad un altro,insomma finalmente era il più forte del mondo e non aveva più paura di niente. All’improvviso si rese conto che se fosse rimasto così i suoi amici non avrebbero più giocato con lui, perchè se avesse giocato anche solo a pallone con un piccolo calcio lo avrebbe rotto, non avrebbe potuto neanche fare la lotta perchè ai suoi amici gli avrebbe fatto solo del male, visto che era tutto di ferro, ma soprattutto non avrebbe più potuto abbracciare la sua mamma anche perchè non lo avrebbe più riconosciuto come il suo meraviglioso bambino DINO. La forte paura di tutti, questi brutti pensieri che lo assalivano, a un certo punto  il suo piccolo cuoricino cominciò a battere e a battere sempre più forte……. aprì gli occhi e disse meravigliato:” Ma sono nel mio letto, nella mia cameretta, nella mia casa!! Meno male, era solo un brutto sogno, sono felice di essere un bambino!!!”.

FRANCESCA  MANAUZZI
classe IV D
Scuola Don Milani
via Cilea
04100 Latina

ins: Casella Filomena

Vacanze del robottino a casa mia

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Ecco la prima applicazione con l’ospite, ma soprattutto la prima prova con il blog. Questo è il filmato, se non si vede nulla, fatemi sapere.

Antonella

Cara Antonella, il video si vede benissimo. Grazie per aver condiviso con noi questa esperienza. Ricordo alle colleghe che non sono riuscite a vedere il filmatino, che occorre il quick time e che il download del quick time free/gratuito puo’ avvenire qui.

A presto, Linda