Quando l’esperienza scolastica diventa competenza

In questi giorni sono terminati gli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione nel nostro istituto. Venerdì 26 Giugno è stato il turno della 3aE che condivide diversi insegnanti con la classe impegnata nella sperimentazione Samsung. Desidero dedicare un breve commento al lavoro presentato da uno dei nostri alunni che, a mio parere, si offre come chiaro esempio di didattica verticale. Questa è ormai una pratica talmente radicata nel nostro istituto, che talvolta rischiamo di considerarla “naturale”. Soltanto quando ci capita di esportare i lavori prodotti dai nostri alunni, ci accorgiamo che la verticalizzazione delle esperienze è ben lontana dall’essere così scontata.

Paolo ha presentato un lavoro personale ed originale sul “Linguaggio” che prende le mosse da una esperienza concreta realizzata durante l’anno scolastico. La collega Linda Giannini (insegnante di scuola dell’infanzia nel nostro istituto) ci ha informati di una iniziativa  (Code Week) dedicata a bambini e ragazzi di ogni età e pensata perché ognuno, secondo le proprie capacità, facesse esperienza di programmazione informatica. L’idea ha immediatamente catturato il mio interesse dal momento che larga influenza ha avuto la programmazione nella mia formazione. Ho proposto l’opportunità ai ragazzi e molti di loro hanno risposto positivamente. Un grazie sentito alla collega Giannini che ha guidato gli studenti con la sua esperienza e conoscenza, ha messo a loro disposizione strumenti e spazi. Alunni e alunne di scuola primaria e secondaria si sono trovati nei locali della scuola dell’infanzia a collaborare nella scrittura di brevi esempi di programmazione visuale a blocchi, circondati dai più piccoli ai quali spiegavano i loro progressi e proponevano i giochi ideati. Paolo è stato uno di loro e, interessato e motivato da questa attività, ha continuato anche a casa a lavorare fino a sentire la necessità di partire da questo linguaggio, che per lui stava diventando così naturale, per svolgere uno studio sulle diverse forme di comunicazione. Ha passato così in rassegna tutti quei tipi di linguaggio scritto o figurato o musicale che sono state una vera innovazione nell’evoluzione del genere umano. Partendo da Carlo Magno e dalla Scuola Palatina, passando per Manzoni, Warhol, i Beatles è arrivato a Steve Jobs, figura dalla quale è sempre stato affascinato. Tutto è stato presentato venerdì con sapiente e mai ostentato uso delle tecnologie.

Qualche volta rischiamo, catturati dalle mille attività da portare avanti, di non documentare e valorizzare adeguatamente le esperienze che facciamo nelle nostre classi. Non è mai troppo tardi.

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