Per Iqra e Lorenzo del “Niguarda” da Chiara dal “Gaslini” Genova

Ciao Iqra, io mi chiamo Chiara, ho 16 anni sono nata a Firenze e vivo in un piccolo paesino chiamato Certaldo in provincia di Firenze. Ho un fratello di 5 anni che si chiama Marco e va alla scuola materna, io invece vado alle superiori e frequento il secondo anno dell’Istituto Professionale “Socio Sanitario” perché da grande mi piacerebbe fare l’educatrice negli asili nidi.

Ora anche io sono ricoverata al “Gaslini” di Genova perché mi devono operare di scoliosi speriamo vada tutto bene e che finisca presto.

Spero che i tuoi sogni verranno realizzati e che tu possa tornare presto a casa .
Ciao Iqra! <3:)

Ciao Lorenzo io sono Chiara.
Ho visto i tuoi disegni e mi sono piaciuti molto bravo!
Mi raccomando rimettiti presto.
Ciao Lorenzo! <;3:)

Il racconto di Iqra [scuola in ospedale Niguarda di Milano]

Ciao, mi chiamo Iqra, ho 17 anni, sono nata in Pakistan e adesso vivo in Italia; con mia madre e i miei fratelli sono venuta in Italia nel 2001, abbiamo raggiunto mio padre, che si trovava già in provincia di Varese. Allora avevo cinque anni e ho iniziato a frequentare la scuola materna.

Poi ho frequentato la scuola elementare fino alla quinta classe ad Albizzate, abbiamo cambiato casa, e successivamente ho frequentato la scuola media a Gallarate.

Trasferendomi in un’altra località, ho perso le amicizie che avevo consolidato  negli anni precedenti. A Gallarate ho conosciuto altre persone, ma i rapporti con loro non erano come quelli che avevo instaurato nella mia prima infanzia.

Attualmente sono a casa, aiuto mia madre nelle faccende domestiche. In questo periodo ho imparato a tenere in ordine la casa, mi sto cimentando anche in cucina.

Quest’estate sono andata con i miei genitori e mia sorella in Pakistan, abbiamo preso un volo a Malpensa e il giorno dopo sono arrivata a Islamabad. In aeroporto mi spettavano i parenti Pakistani, ci hanno accompagnato in auto a Gujrat, poi nel piccolo paesino Sha Qhuli dove abbiamo una casa. Durante il mio soggiorno in Pakistan ho avuto modo di visitare i miei parenti e le amiche che avevo lasciato bambine tanti anni prima e che ritrovavo quasi donne come me.

Il mio soggiorno in Pakistan si è protratto per sei mesi. Prima di partire dall’Italia avevo tanta voglia di tornare nel mio paese a conoscere i miei parenti, perché i miei fratelli  in casa ne parlavano spesso. Il loro modo di viver è diverso dal nostro: li si vive all’aperto, c’è tanta agricoltura, puoi visitare le fattorie, quando si va al mercato si incontra tanta gente e i profumi sono diversi. Peccato che faccia molto caldo! Ho imparato giochi nuovi e divertenti.

In Pakistan miei genitori mi hanno presentato un ragazzo di venti anni che studia per diventare insegnante. Di questo ragazzo mi piace il fatto che è riuscito a studiare per realizzare il suo sogno, quello di diventare un insegnante. Io purtroppo ho smesso di studiare alla fine della terza media perché i miei genitori non mi hanno iscritta ad una scuola superiore.

Sajd, questo è il nome del ragazzo, forse diventerà il mio fidanzato, ma in ogni caso non ho progetti per il futuro. Il mio sogno sarebbe stato quello di diventare un medico, ma i miei genitori hanno pensato diversamente.

Ora vorrei iscrivermi ad un breve corso di Informatica che mi permetterà di avere un diploma per lavorare. Adesso in ospedale ho avuto tanto tempo per pensare: ho sognato il mio futuro con Sajd, che è carino ed intelligente.

Ho pensato anche a progetti di lavoro,  spero di guarire presto perché ho perso tanto tempo e non voglio perderne altro… spero in un futuro migliore.

Iqra