Nell’ambito del progetto Pinocchio 2.0, è stato chiesto a mamme, papà, sorelle, fratelli, zie, zii, nonne e nonni, amici di inventare brevi storie e poesie che poi vengono lette in classe dalle maestre e illustrate da bambine e bambini della scuola dell’infanzia di Latina e da quelli che fanno parte della rete di progetto. Ecco la storia inventata dalla mamma di Giada Proietti (sez. D infanzia Via Cilea)
Il piccolo Thomas e il suo magico Robot
Il piccolo Thomas era un bimbo di 6 anni che viveva in un ridente paesino di montagna insieme ai suoi due genitori e il fratello più grande Peter.
Natale si avvicinava e nella sua letterina scritta a Babbo Natale, Thomas come regalo di Natale aveva chiesto di ricevere quel Robot che lui desiderava tanto e da lungo tempo.
Peter, che aveva 10 anni e voleva molto bene al suo fratellino, una sera vide i suoi genitori rammaricati e chiese loro:
“Mamma, Papà, perché siete così tristi questa sera?”
I genitori risposero a Peter:
“Il tuo fratellino Thomas ha chiesto a Babbo Natale un Robot che purtroppo non siamo in grado di fargli come regalo perché è troppo costoso “
Peter che era un bimbo molto responsabile e fantasioso, perciò propose ai suoi genitori di aiutarlo a costruire un Robot con materiale di riciclo per il suo fratellino e disse loro “beh allora costruiamolo. Che ne dite di farlo con materiale riciclato? Sono certo che Thomas ne sarà comunque felice”.
I genitori di Thomas e Peter da li a poco si misero all’opera e con molta fantasia, costruirono uno splendido robot, utilizzando tutto ciò che gli capitava sotto mano, piatti, bicchieri, bottiglie di carta e tutto ciò che poteva renderlo speciale per Thomas.
Peter era molto contento di aver costruito il Robot e una sera prima di andare a letto, pregò perché quel Robot costruito con tanto amore, diventasse qualcosa di speciale per il suo fratellino Thomas.
Arrivò la notte di Natale e Thomas ricevette i suoi regali. Quando scartò il regalo contenente il Robot costruito con tanto amore da Peter e dai suoi genitori fece salti di gioia per tutta la sera tanto che quasi non aveva voglia di andare a dormire per continuare a giocare col suo nuovo Robot.
Dopo aver scartato tutti i regali, Thomas tutto euforico per il suo Robot, si mise a dormire quando ad un tratto nel buio della notte sentì pronunciare più volte il suo nome da una vocina molto sottile.
Il piccolo e suo fratello si svegliarono sentendo quella voce ed aprendo gli occhi videro nella loro stanza un bagliore di luce proveniente dal comodino dove Thomas aveva appoggiato il suo Robot.
I due fratellini non potevano credere ai loro occhi e alle loro orecchie, quel Robot parlava, si muoveva, volava per la stanza e riempi la stanza di un fascio di luce magica, come magico fu quel Natale in cui si avverarono i desideri dei piccoli Thomas e Peter.
E fu così che il nuovo Robot, da quella notte divenne l’amico di giochi dei due bimbi.
’amico di giochi dei due bimbi.